[GdR] Alessandro Hohenstaufen

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Alessandro Hohenstaufen
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[GdR] Alessandro Hohenstaufen

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Alessandro Hohenstaufen, giovane rampollo della Nobile Casata di Svevia, si trova costretto ad abbandonare i territori governati dal padre Panphilo in seguito all’uccisione dello stesso durante un agguato ordito da alcuni consiglieri del ducato, bramosi del potere e delle ingenti ricchezze degli Hohenstaufen. Fatto prigioniero, Alessandro viene rinchiuso per molti mesi nelle segrete del castello, fino a quando, all’età di 30 anni, gli viene offerta la possibilità di avere salva la vita a condizione dell’esilio.
Sebbene l’orgoglio lo spingesse a preferire la morte all’esilio, Alessandro decide di lasciare le terre in cui è cresciuto serbando l’intenzione di riscattare la sua condizione e riprendere, un giorno, ciò che gli appartiene per diritto dinastico.
Inizia quindi un lungo peregrinare che porta il giovane Hohenstaufen in terre francesi dove trova ospitalità per un periodo e, lavorando con impegno e perseveranza, riesce a riscattare una somma di denaro sufficiente a riprendere il viaggio.

Raggiunta la Provenza, nella regione Bouches du Rône, Alessandro fonda un piccolo villaggio, Rennes le Château, che in breve tempo si popola di genti laboriose e fedeli. Nella Prevoté di Marignane, governata dal Principe Limacemoldave, Rennes le Château si sviluppa ed il suo Signore stringe rapporti di amicizia con Sir Tontonus.
Non passerà molto tempo e ad Alessandro verrà riconosciuto il titolo nobiliare di Duca, quello ereditato dal padre Panphilo.
Inizia l’edificazione dell’imponente castello Hohenstaufen e la fondazione di altri villaggi satelliti.

Cluny sorge in una regione bassa montana, ricca di preziose risorse naturali quali il legname, la pietra, il ferro e la pece, indispensabili alla costruzione dei castelli e per la difesa.
Potenti signori del territorio non tardano infatti a notare con disappunto la rapida espansione territoriale e lo sviluppo dei villaggi Hohenstaufen. Si susseguono frequenti attacchi da parte del Porco, del Serpente e del ben più temibile Lupo… i castelli Hohenstaufen resistono agli attacchi pur subendo ingenti perdite in termini di risorse, saccheggiate dal nemico, e di uomini, uccisi durante gli scontri.

La Rochelle è terra di praterie e vi si sviluppa una florida produzione di alimenti che numerose carovane trasportano ogni giorno nei territori del Duca permettendo lo sviluppo di interessanti rotte commerciali.

Clairvaux sorge poco lontano da La Rochelle e subito diviene rinomato territorio vinicolo; il villaggio si sviluppa rapidamente attirando molti popolani e mercanti che permetteranno le forniture di vino non solo ai domini Hohenstaufen ma alla stessa Marsiglia, Prevoté retta dal Principe Staganaw.
Le entrate nelle casse di Alessandro crescono e ciò gli permette di spingersi nella Prevoté di Simiane-Collongue, retta dal Principe Patewing, uomo ricco e potente, ove viene fondato il villaggio di Chinon.

Chinon sorge lungo le sponde del fiume ed apre ad Alessandro la strada della pesca e del commercio fluviale.
A Rennes le Château arrivano ben presto anche le spezie ed il pesce rendendo ancor più florido lo sviluppo del villaggio.
I lavori di costruzione a Rennes le Château volgono al termine ed il Duca Hohenstaufen ordina che venga edificato un castello in ogni villaggio, al fine di trovare degno rifugio durante le sue frequenti visite ma anche con l’intenzione di offrire adeguata difesa ai suoi sudditi.

I rapporti con Tontonus si incrinano quando egli entra in contrasto con il Principe Limacemoldave che, irritato da alcuni atteggiamenti del giovane Signore, invia le sue truppe e rade al suolo tutti i suoi villaggi minacciando di fare altrettanto con Alessandro se avesse intrapreso la politica dell’amico.
Il Duca di Svevia invierà all’amico molte risorse per favorirlo nella fondazione di nuovi villaggi, assai distanti dal Principe Limacemoldave. Il rapporto di amicizia di Alessandro con Tontonus non verrà mai meno, sebbene i loro sentieri, da allora, saranno divisi.

È quando lo sviluppo economico del dominio Hohenstaufen si impenna che il Duca ordina la fondazione di un nuovo villaggio; sempre nella Prevoté di Marignane, nasce Saint Martin des Champs ove è imponente la produzione di sale.

Il Principe Staganaw offre ad Alessandro la sua protezione e non lesina l’invio di ulteriori materie prime, ma soprattutto armi per rafforzare le difese degli ormai molti castelli Hohenstaufen, distribuiti su tutto il territorio governato dal Duca.

Nel mese di giugno, in occasione del suo trentanovesimo compleanno e del massimo splendore dei suoi domini, Alessandro viene nominato Principe di Rennes le Château.
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L’estate raggiunge il suo apice ed il Principe svevo è pronto al viaggio, egli ha deciso infatti che quell’anno raggiungerà le Hautes Alpes con la segreta intenzione di edificarvi un nuovo villaggio… molti viandanti narrano infatti che quello sia luogo ricco in risorse ma ancor poco esplorato.
Alessandro raduna architetti e capomastri che viaggeranno con lui e studieranno il territorio al fine di edificarvi una proprietà redditizia ma al contempo gradevole per la popolazione che vi si insedierà.
La carovana è partita quando, dopo pochi giorni, una staffetta recapita al Principe una missiva.
“A Sua Eccellenza il Principe Alessandro Hohenstaufen di Svevia

Vostra Grazia,
è con tristezza che veniamo ad informarVi che la guerra ha raggiunto le nostre terre che fino ad oggi Voi avete preservato dal male et dalla prepotenza dell’uomo.

L’amicizia che Vi lega al Principe Staganaw Vi fa nemico dei membri del Casato Nero, come ben sapete assetati di sangue et ricchezze.
La minaccia proviene dai Principi Bibpbipmars eAragorn; il primo attacca La Rochelle et Clairvaux mentre il secondo stringe in assedio Cluny.
I Vostri Generali hanno ordinato la chiusura delle porte del castello et lo popolo tutto ha trovato rifugio all’interno dello stesso.
Confidando nella saggezza che Vi contraddistingue auspichiamo un Vostro illuminato intervento.
Che l’Altissimo guidi i nostri passi!

Marchese Gordon Asburgo di Lorena
Vassallo Hohenstaufen”
Con un moto di rabbia il Principe si rifugia nella sua tenda da campo ove, aperta una pergamena intonsa, inizia a vergare una risposta con inchiostro nero e grafia minuta.
“Al Marchese Gordon degli Asburgo di Lorena.

Nostro fedele amico,
le novelle giunte con le Vostre parole ci inquietano non già per la guerra che sapevamo inevitabile a causa della rivalità del Casato cui appartiene l’amico Staganaw e del famigerato Casato Nero… le nubi scure, gravide di tempesta, da tempo andavano addensandosi nei cieli di Marignane.

Abbiamo avuto premura di contattare chi ci dichiara inimicizia al fine di chiarire la Nostra indole pacifica nonché lo spirito di neutralità che Ci contraddistingue da sempre in questa datata tenzone; oggi siamo in attesa di risposte et riscontri a Noi favorevoli.
Non esiteremo a tornare sui Nostri passi nel caso in cui le trattative diplomatiche, abbiamo attivato gli ambasciatori del Principato, dovessero rivelarsi infruttuose.

Sia Vostra cura inviare informative di aggiornamento usando ogni premura affinché giungano direttamente alla Nostra persona.
Che l’Altissimo illumini il Nostro cammino!

Alessandro Hohenstaufen di Svevia
Principe di Rennes le Château”
Il viaggio si rivela lungo e periglioso, numerosi sono gli agguati che la carovana del Principe si trova ad affrontare ed in alcune occasioni è lo stesso Alessandro che impugna la spada per combattere il brigante o l’arco per cacciare.

Dai territori del Principato non giungono notizie e lo svevo non sa se potersene rallegrare…

Nel settembre di quell’anno il gruppo comandato dal giovane Hohenstaufen raggiunge le Hautes Alpes e, individuato un insediamento viene rapidamente impostato il cantiere per la costruzione degli edifici principali: un magazzino per i materiali, un granaio e gli alloggi del Principe.
Architetti e capomastri lavorano con impegno e rapidamente schiere di operai bisognosi propongono i loro servigi.
Ad Arville non mancano le risorse, sebbene la produzione non sia soddisfacente, ma il terreno si rivela ottimale per la coltivazione del grano.
Ben presto giungono i messi del Principe Spartan che governa Cesana Torinese, Prevoté che contiene Arville.

A fine settembre riprende il flusso di notizie dai territori del Principato ed Alessandro apprende della morte dell’amico Marchese; ad informarlo è Amerigo, il fedele maggiordomo di Alessandro che lo ha raggiunto nelle Alpi assieme ad una gran quantità di nobili e popolani fuggiti dalla guerra.
La sciagura si è abbattuta sul Principato: La Rochelle, Cluny e Clairvaux sono state saccheggiate e date alle fiamme mentre Chinon è stata conquistata dal Conte Don Key che l’ha immediatamente ceduta al Barone Ymssen.
Solamente Rennes le Château ha resistito agli attacchi nemici nella Prevoté di Mrignane ed alcuni nobili locali hanno conquistato, in nome Hohenstaufen, un piccolo borgo che hanno dedicato a San Martino, St. Martin des Champs.
La guerra si è conclusa con enorme spargimento di sangue e gravi perdite per il Casato Hohenstaufen; il Principe Alessandro decide di tornare a Marignane ed organizzare la ripresa di Chinon, partirà non appena gettate le basi di cinque nuovi insediamenti alpini.
Poco prima della partenza del Principe in direzione Rennes le Château vengono battezzati Cluny, La Couvertorade, La Rochelle, Montebellet e Sante Eulalie du Cernon.

Giunto a Rennes le Château con nuove forze, il Principe Alessandro raduna lo Stato Maggiore e i suoi Generali lo informano che durante gli assedi sono state costruite catapulte in gran quantità. Dopo aver organizzato un esercito, Alessandro decide di condurlo direttamente, sotto il suo comando, a Chinon.
Alzato lo stendardo di guerra l’esercito raggiunge in pochi giorni il villaggio dove si impegna in un duro combattimento. Ben presto Alessandro nota che la popolazione si ribella all’invasore, artigiani e contadini ostacolano la difesa di Chinon con utensili ed armi di fortuna. Dopo una sola giornata di combattimenti il Barone Ymssen dichiara la resa invocando il perdono. Alessandro Hohenstaufen lo farà giustiziare mediante decapitazione la sera stessa, prima del banchetto della vittoria.

Le settimane successive vedono numerose carovane partire da Rennes le Château dirette a Chinon ove trasportano ingenti quantità di legname, pietra e ferro per la ricostruzione. I mastri muratori e tagliapietre lavorano senza sosta per edificare le mura del castello.
Recatosi alla Prévoté di Marignane Alessandro scopre che la regione è ancora governata dal Principe Cardiopat ma i Principi Elettori evitano di esprimere preferenze e di conseguenza il consenso di Cardiopat è minimo, legato esclusivamente ai suoi propri voti: egli oggi governava grazie all’astensionismo degli Elettori i quali, a loro volta, disertano le votazioni in quanto non favorevoli al governo del Principe prepotente e del Casato dei Neri.

È con la consapevolezza delle conseguenze che Alessandro propone ai suoi più fidati Consiglieri l’azzardo che si sta accingendo a compiere… userà i suoi voti per estromettere Cardiopat dal governo della Regione e così avviene!
Alessandro è ora Principe di Rennes le Château e Prévot di Marignane. Suo obiettivo prioritario è rinforzare le difese del castello ed arruolare soldati, avrebbe venduta cara la pelle.
Al fine di minimizzare i danni ai suoi sudditi riduce abbondantemente la tassazione e ordina che il popolo inizi la diaspora verso i villaggi del nord, dovranno raggiungere le Alpi trasportando beni e risorse. È così che i sentieri vengono invasi da un gran numero di carovane, scortate da uomini in arme recanti le insegne degli Hohenstaufen.

Non passa molto tempo e i messaggeri inviati dal Duca Radilol raggiungono Rennes le Château intimando la restituzione di Marignane al Principe Cardiopat e, al rifiuto di Alessandro, invia le sue truppe per assediare il Villaggio. È ormai sera quando un esercito enorme circonda le mura del castello con numerose catapulte posizionate lungo la fiancata a sud-ovest; alle prime luci dell’alba le catapulte nemiche iniziano a lanciare grandi massi contro le imponenti mura di Rennes le Château.
Alessandro assiste all’attacco dalla torre centrale, ove sono ubicati i suoi appartamenti. Viene trasmesso l’ordine di rispondere al nemico ed una pioggia di frecce e di fuoco si abbatte sui soldati del Duca che soccombono dopo un’intera giornata di combattimenti.
Quella sera a castello è tempo di gioire ma i soldati smorzano rapidamente l’entusiasmo e la gioia dei pochi abitanti rimasti, è infatti sicuro che il nemico proporrà il secondo attacco non appena radunato un nuovo esercito.
Il Principe Alessandro invia otto osservatori presso il villaggio di Sebkill, proprietà del Duca Radilol preparandosi a sferrare un attacco a sua volta.

È una fredda notte quella tra il secondo ed il terzo giorno di dicembre, all’interno del castello di Rennes le Château si organizzano le difese mentre un cospicuo numero di arcieri, picchieri e spadaccini si prepara ad affrontare il viaggio in direzione di Sebkill ove sferrare l’attacco al Duca Radilol. Le truppe nemiche si schierano e all’alba del giorno successivo ricominciano a lanciare massi e carcasse contro le mura del castello le cui mura sono indebolite dai colpi ricevuti durante la battaglia della settimana prima.
Due grandi torri crollano sotto la pioggia di pietra lanciata dalle catapulte nemiche e gran parte dei soldati di Sebkill periscono sotto le macerie. Rapidamente le baliste del castello, sapientemente posizionate e gestite, distruggono tutte le catapulte nemiche lasciando ai soli arcieri il compito di espugnare il castello. I pochi soldati nemici batteranno in ritirata dopo poche ore di combattimento: anche il secondo attacco è vinto.

Passano due giorni e le sentinelle di stanza sulle torri, scrutando l’orizzonte, segnalano otto cavalieri con le insegne degli Hohenstaufen dirigersi verso il castello; immediatamente viene dato l’ordine di aprire i pesanti portoni, sono gli osservatori che tornano da Sebkill.
Dopo essersi rifocillati gli osservatori riferiscono direttamente al principe che il castello di Sebkill è circondato da spesse mura ma le torri che lo circondano sono piccole ed in numero modesto; probabilmente il Duca non visita il paese da tempo poiché le guardie sono poche ed un pugno di arcieri difende le mura: è il momento di mettersi in marcia e colpire il nemico che, nel caso gli osservatori non fossero passati inosservati, potrebbe organizzare una difesa migliore.
Le truppe si mettono in marcia ed il Marchese Abelardo le guida verso Sebkill che raggiungono dopo soli sette giorni di marcia.
L’attacco viene sferrato con prepotenza e le * difese non riescono a contenere l’irruenza dell’esercito Hohenstaufen che le sgretola letteralmente. L’ordine è quello di saccheggiare il villaggio e distribuire equamente il bottino tra le truppe, il Principe Alessandro non desidera nulla per sé...
Alessandro Hohenstaufen
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